da L’ARENA DI POLA
Salone del Libro dell’Adriatico Orientale
(Trieste, 16 – 19 ottobre 2014)
Il pomeriggio di venerdì 17 ottobre, si è concluso con la presentazione del libro autobiografico del defunto Mario Cermak Biglietto di andata/ritorno, il ponte sul fiume Dnjestr, che la figlia Valentina Cerma ha tradotto dal tedesco per rendere omaggio alla sua memoria. L’attrice Susanna Isernia ne ha letto un ampio passo iniziale. Ne è emersa la sconosciuta figura di questo polesano che, un mese dopo l’inizio della Prima guerra mondiale, fu mandato a combattere in Galizia con il 97° Reggimento imperiale e regio, detto spregiativamente Demoghéla, e che per i successivi 40 anni si trincerò nel silenzio poichè “c’era impedito dall’Italia, e specialmente sotto Mussolini, non solo di difendere l’onore del vessillo con l’aquila bicipite, ma di narrare persino le gesta di questa formazione ingiustamente denigrata”, “che ha versato il suo sangue sul campo dell’onore e conquistato medaglie al valore”. Questo reggimento del Litorale austriaco era composto perlopiù da italiani, sloveni e croati. Presto, dopo un ferimento in battaglia, Mario Cermak venne promosso sottotenente. “Noi di Trieste, dell’Istria e Dalmazia – scrisse – mai più ritroveremo la ricchezza che avemmo sotto l’aquila a due teste. E lo dico con tutto il rispetto per gli italiani che caddero sul Carso credendo di salvarci dall’oppressione degli impiccatori”.
Cermak racconta …