da “La Voce del Popolo” di Fiume
Si è svolta mercoledì sera, in un’affollatissima Aula Magna del Conservatorio di Musica “Giuseppe Tartini” di Trieste, la cerimonia di premiazione dei vincitori della decima edizione del concorso pianistico internazionale intitolato alla memoria di Stefano Marizza. Promosso dall’Università Popolare di Trieste, dal Conservatorio “Tartini” assieme alla famiglia Marizza e, per la prima volta quest’anno, dall’Unione Italiana, il primo premio è stato conferito a Chiara Opalio, 16 anni, di Vittorio Veneto, “per le eccellenti qualità pianistiche e musicali, di un’autentica promessa del pianoforte”. Secondo premio, a pari merito, a Niccolò Ronchi, 21 anni, di Visano (Brescia), “per l’ottima tecnica pianistica, che gli permette di eseguire un repertorio virtuosistico, in special modo nelle variazioni di Brahms” e a Silvia Tessari, 22 anni, di Falcade “per le interessanti e originali idee musicali e per la buona comunicativa”. Un’edizione tutta italiana, la decima, di un premio che diffonde il nome e la memoria di questo ragazzo scomparso all’età di 27 anni, che era un eccellente pianista e uno dei migliori collaboratori dell’Università Popolare di Trieste. Stefano Marizza aveva allacciato ottimi rapporti con i connazionali dell’Istria e di Fiume, ed è per questo che l’Unione Italiana ha voluto essere al fianco dell’Università Popolare in un’occasione così preziosa per conservarne la memoria.
Alla serata sono intervenuti il presidente dell’ente triestino Luciano Lago, il vicepresidente dell’Assemblea dell’UI Graziano Musizza, il direttore del Conservatorio Massimo Parovel e il presidente di Commissione Dario De Rosa. La Giuria internazionale era formata appunto dai pianisti Dario De Rosa, Siavush Gadgijev, Massimo Gon, Maureen Jones e Jürg von Vintschger. Erano presenti in sala il direttore generale dell’UPT Alessandro Rossit e i coniugi Marizza. Ha presentato la serata Susanna Isernia. Il presidente Lago si è detto commosso nel ricordare Stefano, un ragazzo pieno di attività e di interessi, che questo premio musicale ricorda ogni anno con partecipazione e commozione di tutti. Il primo ad esibirsi è stato Niccolò Ronchi, dolcissimo e sicuro, con “Variazioni sopra un tema di Paganini (II libro) di Brahms; poi è stata la volta di Silvia Tessari, energica, gioiosa, a tratti onirica, con “Trois mouvements de Pètrouchka” di Stravinsky. Infine Chiara Opalio ha prsentato la “Sonata in si minore” di Liszt, un’esecuzione impeccabile, appassionata, ispirata, potente, pulita, Opalio ha regalato un’emozionante, accurata e forte interpretazione, che va molto al di là dei suoi sedici anni (ha iniziato a suonare a quattro anni di età).