da “La Voce del Popolo” di Fiume
Per la Comunità italiana del Piranese il fine settimana all’insegna del FONS e del concerto di Tommaso Doglia
PIRANO | Tra musica, sapori e radici storiche, il fine settimana nel Piranese è stato caratterizzato da un paio di eventi culturali di rilievo. Casa Tartini, ad esempio, ha ospitato il concerto del chitarrista triestino Tommaso Doglia, il quale ha presentato il suo nuovo album “Meraki”. Il titolo, che deriva dal greco, esprime un concetto profondo, ovvero fare qualcosa con l’anima, con amore e dedizione. Questo è stato anche lo spirito che ha caratterizzato la performance di Doglia, che ha incantato il pubblico con composizioni e arrangiamenti originali eseguiti con la tecnica fingerstyle. Si tratta di un modo di suonare la chitarra che si distingue per l’uso individuale delle dita per pizzicare le corde, senza l’ausilio di un plettro, permettendo di suonare contemporaneamente la melodia, l’accompagnamento e persino il basso. Tra i maestri di questa tecnica si annoverano figure iconiche come Chet Atkins e Mark Knopfler, dai quali lo stesso Doglia ha tratto ispirazione.
Il chitarrista ha iniziato il suo percorso autodidatta nel fingerstyle nel 2015, a 17 anni, dopo aver assistito a un concerto di Tommy Emmanuel, sviluppando un interesse che l’ha portato a scrivere e arrangiare pezzi originali. Il concerto è stato un viaggio attraverso la sua passione per la chitarra acustica, sostenuto dall’entusiasmo degli spettatori che hanno apprezzato la sua bravura tecnica e la sensibilità musicale. L’evento, organizzato dalla Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” in collaborazione con l’Università Popolare di Trieste, è stato introdotto per l’occasione dalla presidente del sodalizio, Fulvia Zudič rispettivamente da Susanna Isernia, responsabile del settore culturale dell’UP di Trieste.
Atmosfera completamente diversa ma altrettanto affascinante, invece, nello spazio espositivo “Monfort” a Portorose. Qui si è tenuta la “Festa d’Ottobre dei Nostri Sapori”, una celebrazione conosciuta come FONS e dedicata allo scambio culturale, gastronomico e musicale tra le varie realtà in ambito transfrontaliero. L’evento, introdotto dai saluti dei presidenti del sodalizio “Giuseppe Tartini” e della CAN di Pirano, Fulvia Zudič rispettivamente Andrea Bartole, ha messo al centro le tradizioni gastronomiche e rurali del territorio, con particolare attenzione ai progetti “Promozione del patrimonio culturale immateriale” e “Sviluppo della cultura della ruralità al di fuori del centro storico di Pirano”. Romana Kačič, architetto paesaggista che ha guidato il progetto “Ruralità” nel corso dell’anno, ha illustrato le iniziative per valorizzare le tradizioni locali, alla presenza tra gli altri del gruppo etnografico della CI di Pirano “Famea dei salineri”, guidato dalla mentore Giorgina Rebol, che ha indossato abiti tradizionali e mostrato gli attrezzi tipici dei lavoratori del sale. La manifestazione, che ha coinvolto numerosi ospiti, tra cui la Comunità degli Italiani di San Lorenzo-Babici, ha visto l’accompagnamento musicale dei “Cantadori di San Lorenzo” del sodalizio ospite e dal coro di casa “Tartini”, i quali hanno saputo arricchire l’evento creando un legame tra cultura, musica e territorio. Si prevede che l’appuntamento, organizzato dalla CAN di Pirano, con il patrocinio del Comune, dal prossimo anno diventerà biennale, alternandosi con il Festival della Poesia del Mare. (map)