da “Voce Giuliana”
Una splendida serata all’insegna dei giovani e della musica: si è svolta, giorni fa, nella raffinata cornice della Sala Tartini del Conservatorio di Trieste con la cerimonia di premiazione della seconda edizione del Premio pianistico “Stefano Marizza”, indetto e organizzato dall’Università Popolare di Trieste, in collaborazione con il Conservatorio “Giuseppe Tartini” e la famiglia Marizza, allo scopo di promuovere la cultura musicale nel nome di Stefano, scomparso prematuramente nel 1996. Stimato e apprezzato funzionario dell’Università Popolare di Trieste, laureato con lode in materie letterarie nel 1994, brillante allievo del maestro Massimo Gon, Marizza si è diplomato presso il Conservatorio triestino, con ottimo punteggio, nel 1995.
Il Premio internazionale, a lui dedicato, di elevato spessore culturale e artistico riservato a giovani pianisti residenti in Italia, Slovenia, Croazia, Ungheria e Austria, è presieduto da una giuria formata da eminenti musicisti. Si tratta di un’iniziativa in crescita per l’alto numero dei partecipanti e per la diffusione in Slovenia e in Croazia, dove i vincitori si sono esibiti in due applauditi concerti (a Pirano e a Fiume), che saranno riproposti a breve scadenza.
All’ungherese Péter Morva, docente e concertista di grande talento, diplomato con il maestro György Nádor all’Accademia di Budapest, è stato assegnato il primo premio per la forte personalità musicale, per l’ampia gamma timbrica, per il calore e la padronanza dello strumento rivelati in ogni momento della sua esecuzione, nonchè per la grande espressività dimostrata soprattutto nel brano “Bénédiction de Dieu dans la solitude”. Oltre a ciò, egli ha eseguito magistralmente “Funerailles” e Erster Mephisto valzer di Liszt. La giapponese Naomi Kimura, che ha proposto la II Sonata di Bacewicz e dell'”Etude Tableaux” op. 39 n. 1 di Rachmaninoff, ha ottenuto un attestato di merito. Lo stesso riconoscimento è andato al venezuelano Luis Alberto Pares Pojan, che ha proposto l’esecuzione della Ballata op. 23 in sol minore di Chopin e Tre danze argentine di Ginastera, mentre Silvia Fantoli di Verbania, cui pure è stato attribuito un attestato di merito, ha presentato l’esecuzione dei “Sarcasmi” op. 17 di Prokovieff.
Grande l’entusiasmo e il calore del pubblico triestino e delle autorità presenti al concerto (che verrà ripetuto in altre sedi) cui Morva ha risposto concedendo un applauditissimo fuoriprogramma. Dato il successo ottenuto, la terza edizione del Premio avrà probabilmente un carattere sovrannazionale, senza limiti e confini.
Irene Visintini