da “La Voce del Popolo” di Fiume
PIRANO – La settimana scorsa, presso la Sala delle Vedute di Casa Tartini a Pirano, si è tenuto il concerto del pianista ungherese Tihamér Hlavacsek, vincitore della Quarta Edizione del Premio Pianistico Internazionale “Stefano Marizza”, promosso dall’Università Popolare di Trieste, in collaborazione con il Conservatorio di Musica “G. Tartini” e la Famiglia Marizza.
Tihamér Hlavacsek, è pianista di solidissima formazione strumentale e di grande intelligenza interpretativa. La civiltà delle sue esecuzioni deriva da una profonda consapevolezza delle necessità insite nelle composizioni e nella propria capacità di esprimerle. Cosicchè, nella prima parte abbiamo potuto ascoltare alcuni brani di Liszt in cui ora prevaleva l’aspetto poetico e meditativo, ora quello drammatico e tragico, evidenziati però sempre da un suono affascinante e coinvolgente. E’ come se il giovane pianista ungherese volesse ricondurre alla bellezza primigenia, pagine corrotte da modi interpretativi consolidati e abusati. In questo modo proiettando luce nuova su un repertorio pianistico che sembrava consunto. Ma il momento “clou” della serata è stata l’esecuzione della VI Sonata di Prokofiev, in cui Hlavacsek ha evidenziato, con grande lucidità e rigore, la poetica del compositore russo. Con un suono sempre appropriato e un fraseggio teso, abbiamo così potuto apprezzare le ironie sarcastiche alternate alla poetica rappresa e pudica di Prokofiev, il suono sbalzato e graffiante e la dizione liquida e vaporosa, il magma sonoro da cui fuoriescono alcune fra le idee più innovative della musica del ‘900. Così questa lunga ed impegnativa pagina pianistica è riuscita a catturare l’attenzione del pubblico e a scatenarlo in un applauso prolungato, che ha costretto il pianista a ben tre fuori programma, con due brani di Chopin e la pirotecnica “Danza del fuoco” di Manuel De Falla.