Come di consueto, la Comunità degli Italiani di Villanova, rappresentata dal Presidente Antonio Ravalico, ha organizzato l’annuale escursione di primavera. Questa volta, il luogo prescelto è stato Il Parco Nazionale di Plitvice, in Croazia.
Una cinquantina di soci sono stati accompagnati da Susanna Isernia dell’Università Popolare di Trieste e da Loris Dilena che, da esperto Interprete Ambientale, ha illustrato loro con dovizia di particolari le caratteristiche naturali e rurali dell’area, soffermandosi specialmente sulle formazioni di travertino, che hanno creato nel tempo delle dighe naturali lungo il fiume Korana. Queste dighe, hanno permesso il formarsi dei sedici stupendi laghetti, immersi in una natura incontaminata, con fitti e vetusti boschi ricchi di fauna e flora.
I componenti del gruppo hanno avuto occasione di ammirare le cascate principali, di cui la più alta ha 72 metri e, passeggiando lungo dei sentieri segnati, hanno visionato dall’alto il canyon che forma il complesso dei laghi di Plitvice.
La visita è poi continuata a bordo di un trenino gommato per lo spostamento più lungo, quindi tutto il gruppo è sceso a prendere un traghettino elettrico che, attraverso un lago parzialmente ghiacciato, con tutto intorno chiazze di neve ed acqua che precipitava da tutti i balzi (addirittura sommergendo alcune passerelle in legno, fenomeno alquanto raro dovuto alle grandi ed anomale precipitazioni di questo inverno), ha portato i gitanti verso il punto dove li attendeva il pullman per il rientro.
Lungo il percorso, gli stessi hanno potuto osservare delle piante endemiche e non, di cui alcune fiorite, che contraddistinguono l’inizio della primavera: la rosa di Natale, la primula, il bucaneve, la viola etc.
La gita si è conclusa con gran piacere da parte di tutti davanti ad un ottimo agnello della Lika, sapientemente preparato alla maniera locale e cioè allo spiedo.
Dopo una giornata dal punto di vista meteorologico discreta, la pioggia si è presentata solamente verso sera, durante il viaggio di ritorno.
Canti d’allegria hanno coronato l’escursione, con la promessa di ritrovarci l’anno prossimo, come da tradizione oramai profondamente radicata.