Visinada è situata su una collina, che domina la fertile valle del fiume Quieto (Mirna).
Alla Comunità degli Italiani, ci attende la Presidente Neda Šainčić Pilato.
Il sodalizio visinadese è stato fondato nel 1992, conta 250 soci effettivi e 50 sostenitori.
Le attività sono rappresentate dalla banda d’ottoni, dai minicantanti, dai cantanti solisti e dalla filodrammatica.
Dopo l’ottima accoglienza in sede, proseguiamo con Neda verso la piazza centrale, circondata da diversi edifici: il fondaco, la loggia comunale, i palazzi delle famiglie Grimani e Facchinetti. Abbellita con la grande cisterna costruita nel 1782, esempio impeccabile del classicismo veneziano. Dominata dalla chiesa parrocchiale di san Girolamo, edificio ad una navata costruito tra il 1837 e il 1840 in stile neoclassico. Poco lontano dalla chiesa, il campanile eretto probabilmente nel Cinquecento.
Entriamo in “Casa Maraston”, ricca di testimonianze storiche.
Il primo piano è adibito all’interpretazione dell’Istria dolce, manifestazione che valorizza i prodotti tipici dolciari più caratteristici del territorio. Sono qui esposte le ricette del Pan di Spagna, di pinze, frittelle, crostoli e zuccherini, un tempo gelosamente custodite e tramandate di generazione in generazione.
Il secondo piano è dedicato a Carlotta Grisi, famosa ballerina nata nel 1819 nella piccola località istriana, che entrò nella storia per aver interpretato Giselle, ma anche come la diva per la quale fu scritto questo classico del balletto.
Nella stanza, troviamo un grande specchio, le scarpette da ballo, e proviamo posizioni e passi di danza.
il terzo piano o attico, ospita la rappresentazione del film hollywoodiano “Kelly’s Heroes” (I guerrieri), le cui scene sono state girate a Visinada nel 1970, con gli attori Clint Eastwood, Donald Sutherland e Telly Savalas. Visinada ha interpretato la città francese di Clairemont, dove si trovava una banca con lingotti d’oro nazisti.
Uscite dalla Casa, osserviamo la chiesa gotica di Santa Maria con il bassorilievo sulla porta d’ingresso che, secondo la leggenda, raffigura il condottiero Unno Attila.
Espresso il desiderio di entrare nella chiesa di S. Barnaba, Neda recupera la chiave custodita nell’Ufficio ecclesiastico.
In origine, la chiesa aveva due absidi e la navata innalzata. Gli affreschi furono scoperti per caso durante le riprese del film di guerra “Kelley’s Heroes”. Il repertorio iconografico del ciclo cristologico propone scene consuete: la Nascita, l’Adorazione dei Magi, la Strage degli innocenti, la Disputa nel tempio, l’Ultima cena, la Crocifissione e la Risurrezione.
Sul lato sinistro della parete occidentale vediamo l’Incoronazione della Madonna che sta a simboleggiare la beatitudine del paradiso, contrapposta alle pene dell’inferno rese attraverso diavoli irsuti che tormentano con la tortura fisica alcuni corpi umani nudi.
I vivaci colori pastello hanno mantenuto lo splendore originario.
La visita di Visinada, che si è rivelata davvero interessante, si conclude con una squisita cena a Ponte Porton.
Grazie di cuore, Neda!